venerdì 30 novembre 2018

LA CATTIVERIA

LA CATTIVERIA UMANA .
La cattiveria si tramanda,non si nasce principalmente cattivi. 
Che poi sia la tipica natura di un individuo è un'altra cosa, ma soprattutto la cattiveria è come un batterio ,una volta che si è tramandato ad una persona, questa a sua volta la trasmette agli gli altri.
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Tollerando la cattiveria, i disinganni, i tracolli, a lungo andare, fanno inasprire il cuore e fa divenire asociale verso il mondo, finché non si apprende solo il brutto di ogni cosa. 
A distruggere la felicità di una persona non ci vuole che un minuto , un gesto scortese , una parola detta male, mentre per distruggere la cattiveria è quasi impossibile, non occorre nulla.
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Una parola detta bene, un abbraccio affettuoso, un gesto gentile ,viene quasi sempre frainteso , perché si pensa sempre ad un secondo fine, in quanto di abitualmente nessuno a questo mondo fa qualcosa senza esigere ...
NULLA IN ...CAMBIO .
Lina Viglione .

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Non sempre è facile per me mettere nero su bianco i miei pensieri e scrivere cosa sto pensando in quel preciso istante. Prendere la mira, modulare, limare,poi tornarci sopra dopo un po' e vedere l'effetto che mi fa . E dire che ho sempre bisogno di spiegarmi, e quale mezzo migliore della parola scritta? Che grande strumento, e che grande opportunità ho avuto dalla vita quello di saper leggere e scrivere , anche se non mi è stata data la possibilità di andare a scuola . Scrivere è un modo per lasciar andare le mie emozioni che mi animano. Le parole escono come un fiume, e scrivo pagine e pagine di getto senza pensarci troppo e rendendo palpabile l'invisibile, e poter comunicare ad altri e a me stessa ciò che non si può sempre descrivere . Ma una volta scritto quello resta per sempre, è bello rileggere le mie sensazioni passate che riaffiorano durante la lettura!Insomma!Scrivere per non dimenticare.