mercoledì 29 aprile 2015

LA FAVOLA DI MAMMA


LA FAVOLA RACCONTATA DA MAMMA 
Un giorno chiesi a mamma: Mamma, perché noi siamo poveri e Sandra e ricca? ( Sandra era una bambina come me) Mi aspettavo che lei mi dicesse: vedi Lina, il papà di Sandra è più fortunato, ha un lavoro stabile , quando anche il tuo papà lo avrà anche noi staremo bene come Sandra.
Invece, mi raccontò una storia triste e strana...Devi sapere Lina,  che un giorno Gesù scese dal cielo e andò casa per casa per benedire genitori e figli.
Arrivò alla porta di una famiglia poverissima, i quali  sapendo che chi bussava era Gesù,  furono presi dalla vergogna di aver avuti tanti figli, non ostante la loro miseria pensarono bene di nasconderne quattro e di presentare a Gesù  solo tre. Questi tre figli furono benedetti da Gesù, benedizione, che  accompagnò i ragazzi in tutta la loro vita, i quali vissero sempre nell'abbondanza. Gli  altri quattro non benedetti vissero  la loro vita  accompagnati sempre dallo spettro della miseria.
 Questa storia triste e amara mi fece piangere, colpì il mio cuore di bambina e ci  credetti.

 Mia madre, puntuale, come un orologio Svizzero, continuava ogni due anni e due mesi a mettere al mondo un figlio, incurante di ogni nostra miseria. 

 Avevo undici anni, erano passati i due anni e i due mesi e lei puntuale  andò in ospedale, per dare alla luce una nuova vita.
 In attesa del suo ritorno e non ostante la mia piccola età, nell'attesa  mi presi cura di tutta la famiglia.
(All'epoca si cresceva in fretta) 
  Pulì a fondo la nostra umile casa, la quale doveva accogliere la  mamma e la mia nuova sorellina.
 In questo mio pulire si nascondeva un motivo ben preciso. (che solo negli anni ho analizzato e capito) Incosciamente, desideravo accogliere degnamente la mia mamma e  la mia sorellina,   per allontanare da lei lo spettro della miseria, ma sempre nel tempo mi resi conto che la casa pulita non allontanava dalla nostra casa lo spettro della fame.

 Il giorno del loro rientro a casa ero emozionata, per calmare l'emozione le  aspettai  fuori al portone di casa,forse, per rendere l'attesa più breve?
 Ecco, che  da lontano vedo la sagoma di  mamma e mano mano che si avvicinava misi a fuoco che tra le sue braccia stringeva un  fagottino, avvolto in un misero scialle. In quell'attimo  un dubbio pervarsse la mia piccola mente.
Dubbio, che nasceva dalla strana storia sulla benedizione di Gesù, raccontatemi da mia madre
 "Vuoi vedere che  la storia di Gesù' e di quella famiglia povera.. vuoi vedere,  che forse forse la nostra famiglia discende dai  figli non benedetti? 
E quella  di Sandra  discende dai tre figli benedetti"?
Un dubbio il mio  che sparì d'incanto mano mano che mia madre si avvicinava e  con vera gioia gioia corsi felice e impaziente verso di loro. Finalmente vidi il dolce visino della mia piccolissima sorellina. Le mie piccole braccine presero per la prima volta in braccio la mia nuova sorellina e  fu allora, che alzando gli occhi al cielo dissi:   Gesù, ora c'è anche lei, ti prego, benedicila. 
Fu in quel momento che tacitamente promisi a me stessa che avrei imparato a cucire, che sarei   diventata una brava sarta, per poter cucire tanti  bei vestiti alle mie sorelline, le  quali dovevano sembrare  delle  vere principesse e mai nessuno avrebbe saputo che noi eravamo poveri  e,  forse ...e nemmeno Gesù.
***************
Con grande orgoglio, oggi, posso dire, che le mie sorelle ed io, se non siamo principesse di nessun reame fisico, ma siamo delle principesse d'amore e se la benedizione di Gesù non è arrivata quando eravamo piccole, forse forse è venuta nel tempo.
Si, oggi tutte noi siamo diventate tutte fortunate come Sandra e senza esagerare, diventate tutte delle....
 SUPER-SANDRA!
(Lina Viglione)

Nessun commento: