venerdì 16 maggio 2014

LA RECITA DELLA VITA

L'orchestra della vita 
Armonizziamoci e troviamo la nostra nota , e facciamola risuonare forte e chiara, poiché sono parte della vasta orchestra della vita.
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Noi abbiamo il nostro ruolo specifico da interpretare, non cerchiamo quindi di recitare quello di qualcun altro.Cerchiamo il nostro , e atteniamoci ad esso .
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Se decidiamo di andare lontano con la nostra mente attenti nel viaggio di ritorno, potremmo essere meno felici di quanto noi lo siamo stati in quello di andata .
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La vita è un breve passaggio quindi viviamola al più non posso. Domani? Che ci importa !Non esiste domani se non adesso!
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La luce del giorno mi è data per illuminare la strada. Non ci sarà nessun giorno in cui mi venga meno la voglia di camminare.
Lina.Viglione.

2 commenti:

Linasolopoesie ha detto...

IL VOLO DEL GABBIANO
Lasciatemi sognare a fin che la mia anima possa nutrirsi dei sogni più belli che adesso non ricordo. Lasciatemi sognare non di solo pane vive l’uomo ma di ogni cosa che sazi il suo bisogno d'amore . Lasciatemi sognare, perchè è l'unico modo di vivere che io conosca - sognare è ritorno di ogni partenza e partenza di ogni ritorno. Lasciatemi volare come un gabbiano che cerca di toccare l'orizzonte senza mai raggiungerlo , e non privatemi della pioggia, perchè rende fertile le mie discese verso il mare e non privatemi nemmeno del sole perchè riscalda il grigio che a volte si colora nel mio petto .Ho volato molto in alto con ali prese in prestito oltre le nuvole, dove cantano gli angeli. E non ,non piangete se domani lascerò per un po il cielo sopra i vostri occhi, perchè un po del mio insegnamento e del mio suono accompagnerà i vostri passi seppure lontana vivrò scrutando il mio cielo,amando all'infinito, e godendo DEL SOLE E DELLA PIOGGIA .Lina.Viglione .

Linasolopoesie ha detto...

REALIZZARE UN SOGNO.
Da bambina il mio più grande sogno era quello di sapere leggere e scrivere, perchè volevo fare la scrittrice . Studiare mi piaceva molto, ma non ho avuto il coraggio di lottare per rivendicare il mio diritto di andare a scuola. In tarda età ho iniziato a scrivere . I miei scritti! che difficoltà ho trovato nello scrivere. Non crediate che sia stato facile. Scrivevo cancellavo, essendo gli scritti confusi e indecifrabili, sono ricordi di quanta fatica mi sia costato imparare. Sembrava quasi che la fatalità costringeva la mia mente a esprimere i suoi giudizi e le sue affermazioni. Scrivevo come se la penna pesasse quanto una perforatrice elettrica "vibrante" per l'incertezza, e il tremito delle mani e, quindi quel poco che so l'ho imparato da sola. Per questo non ho potuto imparare bene ne i verbi e ne coniugazioni. Non conosco ne storia ne geografia, non capisco dove vanno i punti ne le virgole e tante altre cose per rendere migliori i pensieri che tento di scrivere. Di matematica non ne parliamo proprio! Eppure ho dovuto leggere e studiare nel grande libro della vita e imparare tutto a mie spese. In questo libro le virgole e i punti non erano quei bei puntini tracciati dalla penna ma, piuttosto espressioni di bella scrittura ma!lotte quotidiane Ho camminato tra le pagine di quel grande libro attingendo il male e, da questo ho imparato cosa era il bene e con prepotenza ho rubato a questa vita un po di gratitudine per me.Oggi so che nella grande enciclopedia della vita e scritta anche la mia storia, una storia scritta giorno giorno e, visto che la matematica non è il mio forte ,quanti siano i giorni di guerra vissuta ,questo non lo so. E vero che con un po d'impegno avrei appreso tutte le nozioni che un libro di scuola può dare. Ma a che mi sarebbe servito se la vita aveva per me programmi diversi?. Questi programmi ho cercato di assolverli nei migliori dei modi, se poi c'è stata una fuoruscita un po sballata. Non ha nessuna importanza. tanto solo io conosco me stessa . Lina.viglione