venerdì 25 marzo 2016

L'ISOLA CHE NON C'E'

LA MIA ISOLA 
Quando penso a "l'isola che non c'è" subito mi viene in mente che per Peter Pan quell'isola è il luogo dell'anima dove divertirsi e stare in compagnia rimanendo per sempre bambini.
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Un posto dove non bisogna pensare a risolvere problemi, perché la maggiore difficoltà "dell'isola che non c'è" consiste in quella per cui non c'è mai niente di faticoso da fare, ma solo divertirsi attraverso la comunicazione.
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Ciò che caratterizza questo spazio speciale è che è affollato di ricordi, soprattutto quelli belli che fanno sognare o quelli che ti portano a costruire castelli in aria. 
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Sto parlando di un mondo dove potersi raccontare senza aver paura dei giudizi altrui, un cosmo particolare il quale diventa così eccezionale perché lo puoi condividere con altre anime a te affini.
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In quest’universo Peter Pan può vivere una condizione perenne a lui cara, dalla quale non vuole distaccarsi proprio perché rispecchia la sua anima alla quale è in grado di dispensare emozioni inimmaginabili...
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Per essere sincera, io quest'isola la sto cercando da sempre, fin da quando ero bambina, per rifugiarmi in un guscio accogliente dove non esistono sofferenza, solitudine, cattiverie; dove tutti possono vivere felici e contenti.
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Ogni volta che la inseguivo, sbagliavo sempre strada, eppure le indicazioni erano ben precise. Purtroppo non è facile rintracciarla, ma non bisogna mai perdere la speranza.
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 L'isola che non c'è costituisce una metafora della vita che può sostenerci e aiutarci ad andare avanti per migliorarci ...
 E TROVARE LA FELICITA'
UNA VITA SENZA TEMPESTE .
La mia isola tanta sognata, ma irraggiungibile,che si chiama utopia e, non ha muri e non ci sono tempeste , dove il tempo è sempre al presente e non scorre mai.
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Un paradiso perduto dove regna la pace e l'armonia, la dove la mia anima troverebbe di sicuro riposo, la dove la mia parola sarà " Si Se e Si e No se No SI."Ed essere felice tra i felici e anche la mia isola ne sarebbe contenta di essere localizzata in un mare di tranquillità .
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Che importa se poi e solo un sogno magari domani si avvererà e allora avrò una vita bellissima .Forse sarà un sogno tanto utopico però e molto bello sognarlo per ricolmare la l'anima mia . O forse l'ho già  trovata  e non ...
HO SAPUTO RICONOSCERLA? 
UN VIAGGIO CHIAMATO VITA .
Anche le favole servono a ravvivare la nostra vita così carica di preoccupazioni.
Ma non facciamo diventare il nostro cuore di ghiaccio , c'è una carta dell'anima in cui sono segnate le baie della saggezza, il mare dell'abbondanza e deserti aridi.
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Anche nel mio cuore ci sono regioni splendide. Ed io ho imparato ad esplorarle e a tralasciare quelle desolate. Ho scalato le montagne,ho sopravvissuto al deserto delle paure , e ho visitato le
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 isole delle gioie, e mi sono lasciata andare al flusso delle idee, dimenticando dubbi e paure
.E' stato un viaggio meraviglioso chiamato vita. 
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Mi sono nutrita di speranza come gli alberi che danno sempre i loro frutti nonostante il variare delle stagioni. 
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Mi hanno condotto in mezzo al bosco, mi sono emersa nel cuore della natura e ho ascoltato la voce della mia anima.Ho camminato sotto la pioggia e ho sorriso alle nuvole che vagano libere e, osservando il cielo..
E HO CONTEMPLATO L'INFINITO .
UN LIETO FINE . 
Quante volte mi sono ritrovata che stavo per annegare in una valle di lacrime, ma,sempre in lontananza vedevo una barchetta pronta a salvarmi.
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Ma si sa che la vita non è una vacanza, è quindi è inutile che io chiedo il rimborso al tour operator.Che bello poter vivere la vita come se fosse una favola, almeno lì c'è sempre il lieto fine che sistema ogni cosa e riporta la serenità .
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Certo! ogni tanto qualche storia nella realtà finisce come una favola,ma bisogna essere davvero molto ...
MA... MOLTO FORTUNATI .
 

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